Recupero dati e file da un computer che non parte

da | Ott 28, 2022

Recupero dati e file da un computer che non parte

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Recupero dati e file da un computer che non parte

Hai un computer rotto che non parte ? Ora, la tua domanda è se puoi recuperare parte dei file o dati presenti in tale computer ? Bene, in questo articolo andiamo a descrivere se è possibile il recupero dati e file da un computer che non parte.

Accedere ai file recuperati da un altro PC

Una volta salvati altrove i file dal computer che non si avvia, si può collegare l’unità rimovibile a un’altra macchina o accedere al materiale copiato in una cartella condivisa in rete locale.

Prima di provare a riutilizzare i dati recuperati in Windows bisognerà aprire il prompt dei comandi con i diritti di amministratore digitando cmd nella casella di ricerca e premendo quindi la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+INVIO.

In alternativa si può scrivere cmd nella casella di ricerca di WIndows quindi scegliere Esegui come amministratore.

Al prompt si dovrà quindi digitare quanto segue:

takeown /F X:\* /R /A
cacls X:\*.* /T /grant administrators:F

Al posto di X: si deve indicare la lettera identificativa di unità corrispondente all’unità rimovibile appena collegata e sulla quale si sono salvati i dati provenienti dal sistema che non si avvia più. Oppure, in alternativa, va specificato il percorso della cartella locale in cui si sono salvati i file recuperati attraverso la rete locale.

I due comandi permetteranno di risolvere i problemi di permessi durante la copia e l’apertura dei file recuperati.

A questo punto, i file salvati nell’unità rimovibile possono finalmente essere copiati e aperti.

Molto probabilmente apparirà il messaggio “Non si dispone delle autorizzazioni necessarie per accedere alla cartella“: cliccando su Continua si potrà accedere a qualunque file e cartella. Tutti gli account utente dotati dei privilegi amministrativi hanno infatti il diritto di accedere al contenuto delle varie cartelle senza alcuna restrizione.

Recupero file dal backup di Windows 10 o Windows 11

Se abbiamo impostato il backup di Windows 11 per i file, chiamato anche Cronologia file, (in Windows 7 invece è l’opzione di backup normale) avremo una copia di backup di tutti i file più importanti (ossia le cartelle dell’utente) salvati sul disco fisso esterno o su qualsiasi altra risorsa di rete in cui abbiamo deciso di posizionare il backup. Nel caso del disco esterno, scolleghiamo la presa USB dal PC bloccato e utilizziamo un altro computer funzionante per accedere a tutti i backup dei nostri file.

La struttura della cartella di backup si presenterà con due cartelle, Configuration e Data: facciamo clic su quest’ultima, così da avere accesso alle cartelle con assegnate le lettere dei dischi (C o altre lettere, nel caso avessimo più dischi collegati), quindi facciamo clic su una delle sottocartelle per avere accesso ai file e recuperare così tutti i dati salvati fino all’ultimo backup (prima del blocco).

Possiamo anche trasferire l’intera cartella Data sul nuovo computer, così da salvare velocemente tutti i file contenuti nel backup.

Recupero dati dalla console di ripristino di Windows

Con Windows 10 ed anche con Windows 7 e 8 è possibile utilizzare la console di ripristino per poter accedere al disco e salvare quindi i dati su un drive esterno o una chiavetta USB.

Se il computer non parte (e non si riesce nemmeno ad entrare in modalità provvisoria) abbiamo visto in un altro articolo come entrare nella console di ripristino di Windows 10. Dalla console di ripristino, andare su Risoluzione dei problemi e poi andare in Opzioni Avanzate e poi su Altre opzioni per trovare il prompt dei comandi attraverso il quale è possibile lanciare i comandi di copia di file e cartelle.

Se non si può usare la console di ripristino in Windows 10 e Windows 7, è possibile usare un altro computer per creare l’unità di ripristino oppure utilizzare un DVD o penna USB con i file di installazione di Windows per recuperare i dati dal computer.

Facendo avviare il PC dall’USB o dal DVD con i file d’installazione di Windows, è possibile, dopo la prima schermata di scelta della lingua, aprire la sezione di risoluzione dei problemi (senza quindi installare Windows) ed accedere ad una console di ripristino che permette di accedere al prompt dei comandi.

Dal Prompt dei comandi, l’unica difficoltà è capire quale sia la lettera che identifica il disco con documenti e file da salvare e conservare e per farlo dovremo usare il comando: cd X: (dove X è la lettera del disco) e poi, per ogni disco, digitare il comando dir per vedere le cartelle e riconoscere il disco con i documenti e le foto (o altri file importanti). Allo stesso modo, è necessario identificare la lettera che contraddistingue il drive esterno dove dobbiamo copiare i file (chiamiamolo adesso Z:).

Una volta che sappiamo quali sono le cartelle, il comando da usare per fare la copia è:

copy X:/Users/nomeutente/cartella-da-salvare Z:/cartella-dove-salvare

I percorsi delle cartelle devono essere scritti in modo preciso per funzionare. Se si hanno difficoltà, passiamo al punto successivo che è sicuramente più semplice.

Recupero dati e file con il Live di Linux

Se siamo stati così poco lungimiranti da non attivare il backup file di Windows 10, possiamo tentare il recupero dei nostri file affidandoci ad uno strumento come il Live di Linux, ossia un sistema operativo in grado di partire in maniera autonoma da un DVD o da una chiavetta USB, senza scomodare il disco fisso.

Per il recupero dei file consigliamo di affidarvi a SystemRescueCd, un’immagine Linux gratuita che possiamo masterizzare su un DVD oppure su una chiavetta USB vuota da almeno 2GB.

Dopo aver scaricato l’immagine ISO, inseriamo una chiavetta USB vuota in una delle pore del PC (ovviamente utilizziamo un PC ancora funzionante), procuriamoci il programma portable UNetbootin e avviamolo; per creare la chiavetta USB è sufficiente selezionare Immagine ISO, fare clic sul pulsante con i tre puntini (), selezionare l’immagine ISO di SystemRescueCd e infine fare clic su OK per avviare la procedura di creazione del nostro “disco d’emergenza”.

Al termine dell’operazione, rimuoviamo la chiavetta USB dal computer, piazziamola sul PC non funzionante o con Windows bloccato e modifichiamo l’avvio di boot per poter partire da chiavetta invece che dal disco fisso, come già visto nella nostra guida Come cambiare l’ordine di avvio (boot) del computer.

Dopo alcuni secondi ci accoglierà la schermata di benvenuto di SystemRescueCd, in cui dovremo premere Enter sulla tastiera (evitiamo di premere altri tasti o di selezionare altre voci).

Passati alcuni minuti dall’avvio, apparirà una finestra di terminale, in cui dovremo digitare startx per avviare l’interfaccia grafica. Ora vedremo finalmente l’interfaccia grafica del sistema operativo Linux, con tutti gli strumenti necessari per poter recuperare i file ma anche svolgere altre attività amministrative.

Per accedere ai nostri file, facciamo doppio clic in alto a sinistra su File System oppure sul nome del disco (dovrebbe comparire il nome dell’etichetta assegnata su Windows) e navighiamo all’interno delle cartelle del disco fisso fino a trovare le nostre cartelle personali (che, se non abbiamo effettuato cambiamenti nelle impostazioni di Windows, possiamo trovarle nel percorso C:\Users\<Nome-Utente>).

Dopo aver trovato le cartelle con i nostri file personali, colleghiamo un disco esterno abbastanza capiente tramite porta USB, attendiamo il riconoscimento da parte del sistema operativo Linux quindi spostiamo le cartelle (o solo alcuni file, se lo riteniamo opportuno) all’interno del disco fisso, utilizzando il tasto destro del mouse e i comandi Copy (per copiare la cartella) e Paste (per incollare la cartella nel nuovo disco esterno).

Oltre a recuperare i file, questa distribuzione Linux fornisce altri utili strumenti come Gparted (per modificare e cancellare i dischi fissi), Firefox (per accedere rapidamente a Internet), lftp (per accedere ad un server remoto FTP), TigerVNC Viewer (per poter controllare un dispositivo a distanza tramite VNC), Bulk Rename (per rinominare un gran numero di file), KeepassXC (per aprire gli archivi password creati con KeePass) e Zenmap (per mappare le porte aperte e i dispositivi connessi alla rete).

Tags: security

Carmine Nocerino

Mi chiamo Carmine Nocerino , nato nel 87′ mi occupo di sviluppare siti web , specialialmente siti e-commerce e pianificazione seo (ottimizzando e creando una strategia seo), creando valore in design e traffico per il sito stesso. Amo il calcio, l’informatica, i film e da come si vede Le sfumature di blu.
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Nocerino Carmine

Nocerino Carmine

Sono Nocerino Carmine Web Designer e Consulente Seo | Appassionato di informatica e tecnologia, Wikitech è nato come hobby E aiuto per TUTTI!!!